Trattamento della sindrome del tunnel carpale: farmaci, pomate, esercizi, chirurgia
Quanto più precoce è il trattamento, tanto migliore è la prognosi. Se la sindrome del tunnel carpale viene presa nelle fasi iniziali, è possibile una guarigione completa e il ritorno al 100% della sensibilità delle mani. Si ricorre a un trattamento conservativo o chirurgico.
Nelle fasi iniziali, la terapia d'elezione è spesso la decompressione del tunnel carpale, che si avvale della terapia fisica e della riabilitazione. È consigliabile effettuare iniezioni al polso con anestetici locali, corticosteroidi e farmaci antireumatici. È consigliabile aumentare l'assunzione di vitamine del gruppo B e di acido alfa lipoico.
È importante anche il riposo e la riduzione del carico sull'arto superiore. È necessario mantenere la mano in uno stato di riposo e, naturalmente, in una posizione adeguata. È appropriata anche la fisioterapia, che comprende ultrasuoni, laser e magnetoterapia. Anche il drenaggio linfatico può essere adatto.
L'uso di stecche, tutori e immobilizzazione dell'area è appropriato e comprovato. In alternativa, si possono applicare impacchi freddi durante il giorno per accelerare il recupero. Se la malattia è già in una fase avanzata o se il trattamento conservativo non ha funzionato, è necessario un trattamento chirurgico.
Il trattamento chirurgico è indicato nei casi di disabilità da moderata a grave. L'intervento chirurgico taglia il legamento trasverso, liberando così l'oppressione. La scelta è tra il metodo convenzionale e la chirurgia endoscopica. È importante anche un'adeguata assistenza post-operatoria. Il massaggio a pressione è utile. Entro 3 mesi, la mano è in grado di sopportare un carico completo.